domenica 7 settembre 2025

Pensieri

Stanotte il sonno ha deciso di farsi i fatti suoi, e io ho dovuto accontentarmi di un cinema gratuito dentro la testa. 
Proiettore acceso, pellicola infinita: la mia vita. E lì a guardarla, ti viene la tentazione di urlare al macchinista: “Ehi, rallenta, fammi rivedere la scena, questa non l’avevo capita bene!”. Ma niente, il treno corre e non si ferma neppure per una pipì veloce.
E allora i ricordi fanno irruzione: visi amati, alcuni già emigrati nell’altrove, ma sempre lì, nei miei pensieri, in prima fila. Sono volti che non hanno bisogno di corpo per esserci, perché restano più vivi di certi vivi che incontri per strada.
Le emozioni non chiedono permesso: ti travolgono, ti fanno lo sgambetto proprio quando pensi di essere un duro. E ti ritrovi con una lacrima che scivola sul viso, dispettosa, quasi a dire: “Sei pure un uomo forte, ma io intanto passo”.
Ironia della sorte: la vita corre troppo, ma le notti come questa sanno allungarsi all’infinito. Un paradosso buffo, se ci pensi: di giorno chiedi tempo e non te ne danno, di notte vorresti silenzio e invece ti regalano pensieri a cascata. 
E così resto qui, istrione di me stesso, a ridere e commuovermi, a giocare con il filo invisibile che lega ricordi e presente. Perché sì, la vita è un treno che non si ferma… ma ogni tanto, almeno in notti come questa, possiamo aprire il finestrino e guardare il paesaggio che ci portiamo dentro.

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