Meloni sembra minacciare di andare al voto, ma ricordiamoci che la decisione di sciogliere le Camere spetta ad altre istituzioni. Allo stesso tempo, sembra negoziare con l'Europa la ratifica dell'Italia del MES in cambio di un nuovo patto di stabilità, ma dovremmo chiederci se sia corretto trattare tali questioni come se fossimo al mercato.
Meloni spesso si arrabbia e urla contro chi la critica o la contesta, affermando di non lasciarsi intimidire da cartelli esposti. Tuttavia, sembra evitare di rispondere alle domande dei giornalisti, mentre si dipinge come vittima. Nonostante ciò, sembra controllare tutto e non affrontare una vera opposizione.
È vero che Meloni critica i governi precedenti per aver espropriato il Parlamento, ma come leader di un governo politico di legislatura, non sembra così diversa dagli altri. Si appropria di tutti gli spazi di potere e comunicazione, e quando le si fa notare, risponde che anche la sinistra lo faceva. Ma la destra non dovrebbe fare diversamente dalla sinistra?
Meloni sembra delegittimare e criminalizzare le opposizioni, etichettandole come anti-italiane. Tuttavia, ergersi a unica rappresentante degli interessi nazionali è il peggior modo di celebrare la Nazione e di essere patriottici.
Inoltre, Meloni ha voluto un ministro della Giustizia garantista, ma finora sembra aver istituito solo nuovi inutili reati e propone di affollare ulteriormente le carceri con tossicodipendenti, aumentando così il carico di lavoro dei tribunali. Nonostante i suoi viaggi, le sue abilità linguistiche e le sue partecipazioni a riunioni sovraniste e nazionaliste, sembra isolata in Europa e nella politica internazionale.
Meloni guida il primo partito d'Italia e vince in diverse regioni e città, ma è una donna sola al comando, priva di una vera classe dirigente. Si circonda di un ristretto cerchio di amici e parenti, cercando di riciclare figure del passato. Deve gestire alleati difficili come Salvini e Forza Italia, e sembra costretta a fidarsi di persone in cui non ha piena fiducia.
È abile nella propaganda e si appresta a celebrare come un successo l'arrivo della terza rata del Pnrr, anche se in realtà sarebbe dovuta arrivare già a giugno. Non si parla invece della quarta rata, di cui non si sa nulla.
Anche se Meloni ha fatto una passerella con gli stivali in Emilia-Romagna dopo l'alluvione, gli aiuti per la ricostruzione tardano ad arrivare. Sembra interessata solo a garantire che il Commissario nominato non sia il presidente della regione maggiormente colpita, perché potrebbe candidarsi alle elezioni. Questo è un modo meschino e misero di intendere le istituzioni.
I sindacati e le opposizioni hanno fatto alcuni tentativi di agire, ma spesso le manifestazioni hanno avuto piattaforme confuse e hanno sovrapposto temi sociali importanti ad ambiguità in politica estera.
La vera opposizione al governo e a Meloni si è vista altrove, ad esempio durante i Pride, con le gioiose e popolari sfilate per i diritti e le libertà sessuali. Queste manifestazioni non sono nate per essere contro il governo, ma per affermare i diritti delle persone. Tuttavia, sono diventate un'opposizione effettiva quando il governo sembra andare contro questi diritti e queste persone, compresi i loro figli.
Esiste speranza per il futuro, perché l'amore vince sempre sull'odio e la libertà prevale sempre sulla propaganda. La modernità e il futuro sono inevitabili.