"Quando la paura pesa più del corpo."
Ci sono giorni, in cui il mondo sembra premere tutto da un lato, e tu resti lì, un po’ storto, un po’ sbilanciato, a cercare un appiglio qualunque per non cadere.
Sono due giorni che il mio respiro mi pesa più del solito, che il corpo non risponde come vorrei, e la mente, ah, la mente, corre più veloce dei passi che puo fare.
Mi chiedo se sia lui, oppure solo la stanchezza, o forse quel turbinio di pensieri che non smettono mai di bussare.
E alla domanda che tutti evitano, desidero rispondere con una sincerità disarmante: sì, sono preoccupato.
E non c’è nulla di debole in questo.
La forza, quella vera, non è nascondere la paura… ma guardarla negli occhi e dire: oggi non vinci tu.
Reagisci, Giovanni.
Reagisci anche quando il corpo barcolla, quando la paura pesa, quando la mente si incaglia nell’attesa dell’istologico che sembra non arrivare mai.
Reagisci perché ogni colore che vedi, ogni suono che ti attraversa, ogni gesto delle persone che ami, è un filo che ti tiene legato alla vita.
Oggi sono triste.
E va bene così.
Le giornate storte non sono tradimenti, sono solo curve del cammino.
Domani, forse, sarà meglio.
E se non lo sarà, camminerai comunque.
"Anche quando l’ombra ti raggiunge, ricorda che è lì solo perché da qualche parte, davanti a te, c’è ancora la luce."
Nessun commento:
Posta un commento